martedì 21 maggio 2013

GEMMA DI DIAMANTE

A MIA FIGLIA ROBERTA

A sera
l'intero firmamento splendeva
vanitosa e spavalda
la stella rideva beffarda.

Alla dormiente luna
al ciel che illuminava
al silenzioso mare
al sole che non c'era

indignati di tanta sfrontatezza
il sole, il cielo, il mare
con la complice luna
per offuscar la stella, fecero comunella.

Nella notte serena
disse il mare alla stella
"Narcisa, tu hai una sola virtù
e non sei la più bella"

e d'incanto inatteso un bel fiore
con i petali multicolori
costellava di luci argentate l'universo
vestendolo a festa.

Piangevano le stelle quella sera
mentre colmi d'amore
tanto il cielo e la terra
quanto
il mare e il sole, ridevano senza pudore.

Notte magica quella
nascesti tu
gemma di diamante incastonata
nell'età più bella.

Dall'Antologia: " Se sbaglio mi corrigerete..."
Ursini Edizioni 2011



domenica 19 maggio 2013

SETTEMBRE



Ricordi recenti 
appena svoltati
ritornano in mente

Un pugno di sabbia
buttato con rabbia.

Le corse sfrenate
su sabbie dorate
sapori fuggenti
momenti ormai andati

La schiuma biancastra
guardavi schizzare
calciando col piede
le onde del mare

Fissavi le reti
di quei pescatori
sentendoti pesce
 caduto in amore.

Passato quel tempo
 dei forti sentori
rimango a scaldarmi
privato del sole


Brumose giornate
fin dalla mattina
la brezza marina
non è come prima

Il grido agghiacciante
di un solo gabbiano
mi lascia i ricordi
volando lontano.
Inserita nell'Antologia "Parole di vita"
Premio VIVARIUM. Ursini Edizioni




mercoledì 15 maggio 2013

L'OVILE DEL SIGNORE


Quadro di Caterina Rizzo
I Premio Vivarium-Poesia





















T'inchinavi per baciare la terra,
meta dei tuoi pellegrinaggi,
sopportando con umile sofferenza 
il peso dei tuoi anni travagliati.

Pellegrino d'amore,
pace seminavi in ogni luogo...
con lo sguardo, il sorriso,
con i gesti e le semplici parole.

bandierine colorate sventolavano
e s'intonavano cori al tuo passaggio,
mentre il gregge cresceva a dismisura
e festante seguiva la tua scia.

Era, la Tua, la strada dell'amore
che tracciavi con pazienza e senza indugi
per endere il cammino meno incerto
alle tante smarrite pecorelle.

Ed io con gli altri ascoltai la tua parola
ed imboccai il sentiero che additavi...
fatto di sorrisi e di carezze lievi
che a larghe mani a tutti regalavi.

Grazie Papa Grande, solida certezza,
stella del mattino e mio buon Pastore, 
grazie per avermi indicato con dolcezza
la strada dell'ovile del Signore.

martedì 14 maggio 2013

VENNE QUEL GIORNO


A MIA FIGLIA CARMEN

Venne quel giorno
e se piange tua madre,
seppur copiose, sono lacrime d'oro,
un sogno che s'avvera, non farci caso.

Non farci caso seppur tuo padre
non ti guarda in viso
pudico orgoglio
si forte che rasenta l'infinito.

Se avverti in noi
 quel volto stralunato,
non farci caso, sarà emozione
sarà quel che ci hai dato.